PADRE SERAFINO COLANGELI
Serafino Colangeli (Berardino alla nascita ) è nato il 16 dicembre 1923 a Tussio , piccola frazione di Prata d’Ansidonia. In famiglia era forte la presenza religiosa: il fratello della nonna, padre Serafino Carosi, frate cappuccino, e la sorella del padre, suor Clelia Colangeli, infermiera nell’Istituto delle Suore Zelatrici, furono fondamentali nel cammino del giovane Berardino anche se era soprattutto la figura materna che lo affascinava; la madre era una donna di grande spiritualità e di grande carità cristiana alla quale Berardino deve la sua prima formazione religiosa. Compì gli studi nel collegio di Vasto e concluse il ginnasio. A diciotto anni, il 30 giugno 1941, entrò in noviziato e due anni più tardi, il 14 luglio 1943 emise la prima professione dei voti religiosi e successivamente, il 23 dicembre 1945, i voti perpetui. Il 20 febbraio 1949 padre Serafino celebrò la sua prima messa ed il giorno dopo ricevette l’incarico, dal padre provinciale, Eusebio Mari, di occuparsi della catechesi in un doposcuola di uno dei quartieri più degradati de L’Aquila dove si impegnò a fronteggiare le quotidiane situazioni di disagio. Si iscrisse intanto alla facoltà di lettere e filosofia dell’Università Cattolica di Milano dove, come frate cappuccino, gli fu affidata la direzione spirituale di un istituto che accoglieva le giovani figlie dei detenuti. Nel 1950 fu destinato al convento Maria Santissima dello Splendore di Giulianova dal quale non si allontanò mai e del quale fu guardiano negli anni 1965-68 e 1992-95. Il convento, negli anni cinquanta, ospitava lo studentato filosofico che vide padre Serafino insegnante e direttore. Al santuario conobbe Antonietta Gilardi, che fu sua compagna di viaggio per oltre quarant’anni e con la quale condivise fortemente sia l’idea sia la realizzazione della Piccola Opera Charitas; nel giugno del 1993, a seguito di una grave meningite, padre Serafino perse completamente l’udito. Non smise tuttavia di portare avanti la sua missione e a seguito della morte della signorina Antonietta Gilardi, avvenuta il 17 agosto del 1994, divenne presidente e legale rappresentante della fondazione, fino al giorno della sua morte avvenuta alla vigilia della domenica dell’Ascensione, sabato 23 maggio 2009.
ANTONIETTA GILARDI
Donna tenace, intelligente, umile, perseverante, generosa una vita intensa orientata verso l’educazione religiosa, morale, e civile della gioventù. Appena trentenne la signorina Antonietta Gilardi ha affiancato padre Serafino sin dalle delicate fasi di avvio dell’opera, dedicando a Gesù “suo unico amore” e alla Piccola Opera Charitas tutta la sua vita, ricoprendo il ruolo di presidentessa del consiglio di amministrazione e rappresentante legale dell’opera fino alla sua morte avvenuta il 17 agosto 1994. Insegnante elementare, istituì all’interno del centro oggi a lei intitolato, la prima classe speciale per alunni con difficoltà e presto assunse il ruolo di fedelissima e oculata amministratrice dell’opera e di tutte le altre “opere” a favore dei ragazzi svantaggiati che via via venivano realizzate in tutto l’Abruzzo.