La Piccola Opera Charitas sin dalla sua costituzione è configurata come Opera di “religione e culto” che, pur insediata su nella città di Giulianova, fa però riferimento alla Diocesi di Teramo – Atri e al suo Vescovo. Essa è espressione della carità di questa Chiesa particolare.
Il fondatore, padre Serafino Colangeli, ha sempre curato in prima persona la pastorale alla POC. Attraverso la sua presenza, i colloqui individuali, la celebrazione della Santa Messa, egli ha garantito il giusto accompagnamento spirituale. La sua persona garantiva unità e costanza a tale dimensione.
Dopo la sua morte, nel 2009, padre Fernando Tribuiani ha continuato a celebrare la Santa Messa settimanale con gli ospiti e gli operatori.
Nell’ottobre del 2011 il Vescovo S.E. Mons. Seccia ha nominato l’Assistente Spirituale: padre Germano Di Pietro. Successivamente il Presidente Domenico Rega ha costituito un’equipe di Catechesi e Liturgia, nella quale oltre all’Assistente Spirituale ed al Presidente stesso, vi partecipano operatori impiegati in diversi ambiti della struttura.
L’intento è di proporre percorsi di catechesi, eventi pastorali e celebrazioni liturgiche, delineando in questo ambito una metodologia strutturata per un cammino permanente di fede e di formazione spirituale ed umana nella POC. I destinatari di questo progetto sono gli operatori di ogni livello della Fondazione e della Cooperativa, gli ospiti assistiti, i familiari, la comunità cristiana e civile del territorio di appartenenza, gli amici gemellati a vario titolo, come la comunità cinese dell’Istituto Huiling, simpatizzanti e benefattori.
La partecipazione degli ospiti negli anni si è dimostrata assidua, gioiosa ed entusiasta, apprezzando a più riprese le varie novità inserite. Il coinvolgimento del personale alle iniziative è gradualmente aumentato, sia nella partecipazione, sia nell’interrogarsi sul nuovo cammino proposto. Significativa è stata la presenza delle persone esterne che hanno partecipato agli eventi proposti in programma.
L’attività del servizio di pastorale vuole inoltre riflettere sull’identità cristiana dell’Opera per rafforzarla e per riaffermare il carisma che la contraddistingue: l’attenzione alle persone, in modo particolare alle persone più deboli e svantaggiate.