
Una giornata formativa particolarmente ricca di stimoli e interessante si è svolta oggi al Podere la Pinciara. Trenta dipendenti, scelti fra diverse figure professionali, hanno partecipato a un workshop sull’ortoterapia tenuto dalla dott.ssa Carla Schiaffelli, agronoma già docente della Scuola del Parco di Monza e dalla dott.ssa Federica Cane, esperta in ortoterapia. Dopo l’introduzione del presidente Domenico Rega, la dott.ssa Schiaffelli in particolare si è soffermata sulla definizione del ruolo dell’operatore di ortoterapia che deve avere la preparazione necessaria per mettere in reale contatto la struttura adeguata con le esigenze della persona con disabilità, specie quella psichica e ha sottolineato che presupposto essenziale che permette di qualificare l’intervento nel verde come terapeutico e quindi parte integrante del progetto riabilitativo individuale sia il costante dialogo e la reale collaborazione fra l’ortoterapeuta e l’equipe multidisciplinare, ai fini dell’individuazione delle attività che consentono la realizzazione degli obiettivi predefiniti in ambito sanitario, obiettivi che possono differire all’interno di un gruppo che, proprio in quanto eterogeneo, può costituire già di per sé occasione di arricchimento reciproco. La dott.ssa Cane ha svolto un excursus sulle origini e sull’evoluzione della terapia orticolturale e, anche attraverso esempi concreti di attività realizzate, sui suoi diversi ambiti di azione, corrispondenti alla riabilitazione cognitiva, psichica ed emozionale, fisica e sociale, sui luoghi e sulle procedure di valutazione, evidenziando l’importanza, quando possibile, del colloquio con l’utente e del diario di bordo. Con l’ortoterapia si può acquisire in maniera naturale consapevolezza dello spazio e del tempo attraverso il ritmo delle stagioni e il contatto con esseri viventi; inoltre per chi sperimenta su di sé l’essere dipendente da altri il prendersi cura di una pianta vuol dire assumersene la responsabilità fino a gestirne la fine: ciò che contribuisce alla maturazione della persona. Alla parte teorica ha fatto seguito nel pomeriggio un laboratorio pratico di taleaggio nel quale i partecipanti sono stati coinvolti nell’attività di riproduzione di una pianta per talea, potendo sperimentare in prima persona le modalità con le quali organizza un setting e si definiscono le diverse sequenze dell’attività e le aree e le capacità sollecitate. Un’esperienza davvero coinvolgente che speriamo di ripetere al più presto, che ha aggiunto un altro tassello importante al piano formativo “Agricura e Riabilitazione”, proposto con l’obiettivo di ampliare le conoscenze e migliorare le competenze del personale nel campo delle terapie che si avvalgono del benefico rapporto con la natura, gli animali, le piante. Un grazie all’agronoma dott.ssa Beatrice Marucci che ha progettato il grande Parco Terapeutico in fase di realizzazione al Podere La Pinciara e che si è resa promotrice di quest’incontro formativo.