
“Il mio pensiero grato e riconoscente va, in particolare, alle tre fondazioni diocesane, la Piccola Opera Charitas, la Fondazione Maria Regina e la Piccola Casa S. Maria Aprutina, impegnate in ambiti diversi di accoglienza e di servizio socio-sanitario ed educativo e alle loro potenzialità ad essere centri della sinfonia della carità”. Così si esprime il nostro vescovo Lorenzo nella Lettera pastorale L’Oggi di Dio e l’oggi dell’uomo “Lo riconobbero nello spezzare il pane” (Lc 24,31) che è stata presentata e consegnata alla comunità diocesana venerdì 14 settembre 2018 in una solenne cerimonia tenutasi nel Duomo di Teramo. La presentazione è stata affidata a don Giovanni Giorgio, Presidente ISDC e assistente spirituale Ufficio per l’Evangelizzazione della Cultura e Progetto culturale, che ha evidenziato i tre pilastri sui quali la lettera si fonda: il Vangelo di Luca, la celebrazione eucaristica domenicale e la sinfonia della carità. E sulla carità, che in maniera incisiva don Giovanni ha definito non un sentimento ma una prassi di cura di sé, degli altri e del mondo, sono intervenuti don Igor Di Diomede, direttore della Caritas diocesana, il Rettore eletto dell’Università di Teramo Prof. Dino Mastrocola e il presidente della Provincia avv. Domenico Di Sabatino che hanno proposto brevi e significative riflessioni rispettivamente sulla carità samaritana, sulla carità intellettuale e sulla carità politica. Il vescovo, con il consueto travolgente entusiasmo, ha esortato all’incontro con il Risorto i fedeli e le numerose autorità civili e religiose presenti, per costruire quel verbo del cambiamento di cui ci parla costantemente papa Francesco. La lettera, ha sottolineato Mons. Leuzzi, non è un programma pastorale, ma un invito a vivere l’esperienza dei discepoli di Emmaus che piano piano hanno scoperto la presenza del Risorto accanto a loro e lo hanno riconosciuto nello spezzare il pane. Un invito a collaborare, “con entusiasmo e disponibilità, assieme al Risorto nel servire i nostri fratelli” al quale la Piccola Opera intende continuare a rispondere con rinnovato impegno.