
All’approssimarsi della XXVI Giornata mondiale del malato, la Fondazione e la Caritas diocesana hanno organizzato un seminario rivolto ad un gruppo di operatori dei centri di accoglienza e dell’attività di doposcuola, di volontari del servizio civile e richiedenti asilo provenienti da diversi paesi africani residenti nei centri della Caritas di Varano, Atri, Cellino Attanasio e Rocca Santa Maria, accompagnato dal Direttore Don Igor Di Diomede e dalla coordinatrice Anna D’Eustacchio. Obiettivo principale della giornata, oltre a quello di presentare l’Opera e in particolare i percorsi di cura, condividere con una realtà così importante per la nostra chiesa locale come la Caritas, il comune impegno di porsi al servizio amorevole dei poveri e di chi è in difficoltà, rendendosi in concreto testimoni della carità-agape, cuore della vocazione evangelica. Un’iniziativa di promozione della cultura della cura, di integrazione culturale, di inclusione e di reciproco arricchimento che, come ha sottolineato in chiusura il Presidente Domenico Rega, costituisce anche un segno, in un clima di forti tensioni sociali, per ribadire il valore della dignità dell’uomo, specie di quello più fragile, valore che se è intrinseco si realizza, come ha evidenziato Don Igor, solo attraverso l’impegno comune. Un incontro tra due Opere-segno del territorio, come le ha definite Anna, che ci auguriamo dia vita ad altri momenti e occasioni di crescita e di collaborazione.